Premio Niwano: assegnato a un maestro Zen coreano, il 3 giugno a Tokyo la cerimonia di premiazione

È un maestro Zen coreano, il venerabile Pomnyun, dell’organizzazione buddista “Jungto Society”, il vincitore della 37ma edizione del Premio Niwano. Il premio, si legge nella motivazione, è un “riconoscimento al suo straordinario lavoro umanitario, al suo straordinario attivismo ambientale e sociale e agli sforzi ispirati a costruire relazioni di fiducia e di bene tra persone di differenti e culture, come componente centrale del suo lavoro per la pace”. La ceremonia di premiazione – informano gli organizzatori – si svolgerà a Tokyo, il 3 giugno alle ore 10.30. Oltre al certificato di riconoscimento, il venerabile Pomnyun riceverà una medaglia e venti milioni di yen (circa 170mila euro). Il venerabile Pomnyun è nato nel 1953 da una famiglia di agricoltori nelle zone rurali della Corea del Sud e all’età di 16 anni è divenuto un monaco buddista. A 35 anni ha fondato la “Jungto Society”, una comunità basata sugli insegnamenti e sui principi del buddismo ed impegnata ad “affrontare i problemi moderni che provocano sofferenza, tra i quali il degrado ambientale, la povertà e i conflitti”. Negli ultimi 30 anni, il venerabile Pomnyum si è dedicato tra l’altro a favorire il processo di pace tra il Nord e il Sud della Corea, con mezzi pacifici, e tramite la sua “Fondazione per la pace” si è impegnato a promuovere quest’ultima collaborando con gli esponenti delle altre religioni, e in particolare con quella cristiana. India, Filippine e Indonesia sono alcuni Paesi dove la “Jungto Society” ha portato avanti iniziative di sviluppo sostenibile per cercare di sradicare la povertà e la fame, anche tramiti aiuti umanitari. Molto attivo anche l’impegno nell’ambito della protezione e dell’aiuto ai rifugiati musulmani Rohingya in Bangladesh, fuggiti dal Myanmar.

Ogni anno, la Commissione del Premio Nivano seleziona scrupolosamente i candidati tra circa 600 candidature, presentate da persone e organizzazioni che rappresentano 125 Paesi. I leader religiosi provengono da ogni parte del mondo, e molti di essi sono impegnati in movimenti per la pace e la cooperazione interreligiosa. La Fondazione Niwano per la pace ha istituito il Premio Niwano per la pace “per onorare e incoraggiare individui e organizzazioni che hanno contribuito in maniera significative alla cooperazione interreligiosa, sostenendo la causa della pace nel mondo, e per far conoscere le loro opera nella maniera più ampia possibile”. L’auspicio è che in questo modo “si accresca il dialogo e la cooperazione interreligiosa e si incoraggi la crescita di sempre più persone impregnate a lavorare per la pace mondiale”. Il Premio prende il nome dal fondatore e primo presidente dell’organizzazione buddista laica Rissho Kosei-Kai, Nikkyo Niwano, che ha dedicato più della metà della sua vita a promuovere la pace nel mondo, specialmente attraverso il dialogo e la cooperazione interreligiosa. Tra i premiati nelle precedenti edizioni figurano, tra gli altri, il vescovo Helder Camara e la Comunità di Sant’Egidio.

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