Messico: Consiglio nazionale protezione minori, a lavoro per rafforzare nel Paese le Commissioni diocesane

Il Consiglio nazionale per la protezione dei minori della Conferenza episcopale messicana, dopo oltre un anno di lavoro dal suo insediamento avvenuto nel novembre del 2018, ha elaborato un Piano strategico (2019-2021) che si pone cinque obiettivi: diagnosi, prevenzione, giustizia e risposta, sostegno alle vittime, cultura del rispetto della legge. “Per la sua realizzazione – si legge in una nota diffusa dal Consiglio – stiamo lavorando su 20 azioni”. Tra queste, la partecipazione ad assemblee e riunioni di sacerdoti in varie diocesi e nei seminari, incontri nazionali e vari forum per pubblicizzare gli obiettivi e le azioni del piano strategico; l’accompagnamento delle diocesi e delle congregazioni religiose nella formazione delle Commissioni per la protezione dei minori e la collaborazione con tali organismi per la conoscenza e attuazione del protocollo per la protezione dei minori, sia per la prevenzione che per la risposta a eventuali situazioni di abuso.
Finora, segnala la nota, sono state formate ufficialmente 21 Commissioni diocesane per la protezione dei minori, una Commissione generale per la protezione dei minori della Conferenza dei superiori maggiori dei religiosi del Messico (Cirm) e un Comitato per la protezione dei minori dell’organizzazione dei seminari del Messico (Osmex). È, inoltre, in corso di preparazione il primo incontro nazionale dei responsabili diocesani e religiosi responsabili della protezione dei minori, che si svolgerà dal 30 marzo al 2 aprile di quest’anno, con l’obiettivo di fornire le linee guida per la formazione delle Commissioni diocesane e religiose di protezione dei minorenni, formando coloro che ne saranno responsabili. Conclude la nota: “Ribadiamo il nostro impegno a garantire il bene supremo dei minori e delle persone vulnerabili all’interno e all’esterno della nostra Chiesa. Il Consiglio nazionale per la protezione dei minori ratifica la ferma volontà dei vescovi del Messico, di contribuire a rendere questi crimini non soggetti a prescrizione, come un dovere di giustizia per le vittime, nonché di collaborare con le autorità competenti in caso di denuncia e di mantenere la trasparenza nei processi”.

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