I protestanti italiani celebrano oggi, 17 febbraio, la Festa della libertà. Ricorre infatti oggi il 172° anniversario delle Lettere patenti con cui il re di Sardegna, Carlo Alberto, concesse i diritti civili ai suoi sudditi protestanti, i valdesi. Il mese seguente li concesse anche agli ebrei e per questo motivo, gli evangelici italiani quest’anno dedicano la Settimana della libertà (che si tiene ogni anno intorno al 17 febbraio) al tema dell’antisemitismo. La Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei) ha predisposto per questa Settimana della libertà un compendio, dal titolo “Contro l’antisemitismo e la cultura dell’odio”, come strumento di riflessione e analisi per le chiese federate. Una sorta di “manuale d’uso” sul contrasto all’antisemitismo e alla deriva dell’odio. “La nostra storia di minoranze discriminate e talora perseguitate ci impegna ad essere vigili contro tutte le parole di odio, di diffamazione, di pregiudizio” si legge nella prima prima pagina dell’opuscolo. “Per i protestanti italiani questa è la Festa della libertà: non solo la nostra libertà ma quella di tutti”, dice Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) che aggiunge: “Un fenomeno che sta pericolosamente rinfocolando in Italia, in Europa e nel mondo. I dati sono allarmanti: in aumento gli atti d’odio contro gli ebrei, a cominciare dalle aggressioni verbali, soprattutto in rete, profanazioni di cimiteri e lapidi, pietre d’inciampo divelte, abitazioni segnalate con scritte infamanti”. “La Federazione propone di partire dalle pietre d’inciampo perché esse ci consentono di ricordare – ha sottolineato il presidente Negro -. Ci fanno inciampare nel nome delle vittime, nella storia tragica della Shoah, nei discorsi carichi di pregiudizi antisemiti”. Sono numerose le iniziative in tutta Italia per questa Festa della libertà. A Torino, per esempio, dal 13 al 17 febbraio è stata proiettata sulla Mole Antonelliana la scritta “17 Febbraio: Valdesi ed Ebrei NO all’antisemitismo”.