Salute: Cbm Italia onlus, una campagna per combattere il retinoblastoma in Uganda

Nel mondo, ogni anno, si registrano 9.000 nuovi casi di retinoblastoma, il tumore dell’occhio. Frequente soprattutto nei bambini dai 2 ai 3 anni può colpire uno o entrambi gli occhi. Se diagnosticato agli stadi iniziali, il 96% dei casi si risolve con successo. Per questo Cbm Italia onlus, un’organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura della cecità e disabilità evitabile e nell’inclusione delle persone con disabilità nei Paesi in via di sviluppo, lancia una nuova campagna di lotta al retinoblastoma in Uganda. Infatti, la parola d’ordine per vincere la malattia è tempestività, come spiega Martina Angi oncologo oculare dell’Istituto nazionale tumori di Milano: “Il retinoblastoma è un tumore importante da riconoscere perché se non curato in tempo esce dall’occhio, colpisce gli altri organi e può portare alla morte dei bambini. Il trattamento è complesso: lo scopo fondamentale è salvare la vita del paziente, poi conservare l’occhio e se possibile la vista”.
Se salvare la vita del paziente resta l’obiettivo principale esiste però una discrepanza di numeri: mentre nei Paesi ad alto reddito oltre il 90% dei bambini affetti da retinoblastoma sopravvive, nei Paesi in via di sviluppo il 70% muore. “Nei Paesi del Sud del mondo i bambini giungono molto tardi all’attenzione dei medici, quando la malattia oculare diventa evidente. Questo perché non c’è la consapevolezza dei segni precoci. Questa condizione associata alla limitatezza delle cure offerte in certi Centri ha delle grosse implicazioni sulla sopravvivenza del paziente”, evidenzia Angi.
In Uganda, dove il 72% della popolazione vive nelle zone rurali più povere e isolate e dove non ci sono ospedali, Cbm sostiene dal 2006 l’unico programma nazionale di prevenzione e cura del retinoblastoma presso l’Ospedale Ruharo. “In Uganda, il nostro obiettivo prioritario è ridurre la mortalità dei bambini colpiti da retinoblastoma salvando la loro vista e la loro vita. Non è facile, la tempestività in questi casi è fondamentale per evitare che la malattia si diffonda ulteriormente”, dichiara Massimo Maggio, direttore di Cbm Italia onlus.
Il programma, attivo presso il Ruharo Eye Centre a Mbarara, nella parte sud occidentale dell’Uganda, fornisce ai bambini malati di retinoblastoma un trattamento completo: dall’identificazione al trattamento con chemioterapia o chirurgia; dalla riabilitazione con protesi oculari ai controlli di breve e lungo termine.
Attraverso il sostegno alla campagna si può contribuire alll’allestimento di cliniche mobili per trovare i bambini malati di retinoblastoma, ai cicli di chemioterapia per i bambini malati di retinoblastoma, a garantire 6 visite di controllo per ogni bambino comprensive di trasporto in ospedale, ricovero e pasti.

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