“La parola ‘fidanzati’ è una delle più belle del vocabolario: contiene già in sé la parola fides, che significa impegno basato sulla fiducia, la lealtà, la promessa, e sulla fede, che supera le sole forze umane. Tutto ciò implica una specie di amore che lega l’elemento terreno, istintivo, naturale, con l’ultraterreno, la grazia sulla quale poggia la solidità della famiglia che in voi germoglia e si forma e cresce, come una pianta ben nutrita e feconda, i cui frutti riguardano tutta la comunità”. Lo ha detto, ieri, il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, durante l’omelia della messa per la festa di San Valentino, patrono degli innamorati, nella chiesa di San Sisto.
“Chi aspira a vivere una storia di amore profondo e sincero sa – ha fatto notare il cardinale – che la verifica, la prova di sé e dell’altro, non è tanto e solo la passione, il trasporto verso l’altra persona, ma soprattutto la disponibilità a una sincera dedizione, la consapevolezza di doversi e potersi spendere per l’altro, ‘includerlo’ per sempre nella propria esistenza, «nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia», come recitano le promesse matrimoniali”.
Ecco perché “il fidanzamento è un tempo, richiede una certa durata, un impegno a sua volta, un confronto che la Chiesa favorisce e accompagna, accogliendo le coppie, accogliendo voi, carissimi fidanzati, e guidandovi nel percorso di discernimento verso una scelta ancora più matura, consapevole e definitiva. Gioia, bellezza, passione sono il veicolo indispensabile dell’amore e lo saranno sempre, ma la loro durata è garantita solo dal dono reciproco della carità. La carità non è altro se non il grado supremo e autentico della bellezza, avendo come modello umano la famiglia di Nazareth e come modello spirituale la divina Trinità”, ha spiegato il porporato.
Infine, un invito: “Carissimi fidanzati, carissimi fedeli, vorrei raccomandare anche a voi di non evitare nulla della vita, perché la vita non vi eviterà, non sarà sempre e solo fatta di tenerezza. Ma starà a voi cercare sempre il lato tenero, cercare di essere tenerezza l’uno per l’altro, anche quando la realtà presenterà degli spigoli. Abbiate sempre il coraggio di fare verità fra di voi, ma questa verità si compia e si faccia sempre nella carità, perché ogni parola, qualsiasi cosa debba esprimere, arrivi sempre e solo come una carezza, e mai con l’intenzione di ferire”.