Calo matrimoni: card. Bagnasco (Genova), “colpa di una malintesa libertà”

“L’aria che si respira, che ci fanno respirare, che rifiuta i legami, soprattutto i legami definitivi, a tutti i livelli, e in tutti gli ambiti” è la causa della diminuzione nel numero dei matrimoni, sia religiosi sia civili. Lo ha detto il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, parlando questa mattina a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico regionale ligure che si è svolta presso la sala Quadrivium a Genova. Ad avviso del porporato tale concetto di libertà è “una libertà malintesa, che vede nei legami affettivi, di responsabilità e di impegni una diminuzione della propria libertà, un limite. Ma questo è sbagliato perché è tutto il contrario”. Infatti, “la libertà richiede legami” perché “i legami sono una scuola per essere veramente liberi”.
Il porporato ha parlato del Tribunale ecclesiastico come di “uno strumento pastorale, non solamente giudiziario”, perché “ha un orizzonte pastorale importante anche per accompagnare le persone in certi momenti delicati” con “tutto il personale, sacerdoti e laici, molto competente”. Da qui il suo “invito ad utilizzare questa possibilità in caso di necessità dove, purtroppo, i rapporti interni alla coppia sono particolarmente difficili e gravosi”. Infine, tra i motivi di nullità matrimoniale, il porporato ha ricordato “l’esclusione cosciente della prole, quindi non perché i figli non arrivano ma perché non si vogliono, poi l’esclusione della fedeltà, oppure una libertà non vera e non completa nel consenso come costrizioni esterne o una grave e documentata immaturità psicologica della persona”.

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