Condivisione, riparazione e riutilizzo perché non sta scritto da nessuna parte che gli abiti degli sposi, pur belli e eleganti, non possano essere “di seconda mano”. Con questo spirito il Laboratorio Caritas della diocesi di Prato ha realizzato degli abiti da sposa riutilizzando vestiti donati da un negozio di abbigliamento vintage, “rivisitati e rimodernati secondo il gusto di oggi”, spiega Beatrice Conti, responsabile del Laboratorio di via Magnolfi che dà lavoro a donne bisognose di inserimento sociale. “Ne sono usciti dei prodotti così belli che abbiamo pensato di organizzare una sfilata di questi abiti ‘per cerimonie solidali'”, sottolinea la direttrice della Caritas diocesana Idalia Venco. L’iniziativa è stata subito “sposata” dalla Fondazione San Niccolò, che ospiterà l’evento lunedì 17 febbraio, alle 19, nel refettorio grande del Conservatorio. “Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta della Caritas”, dice il presidente Guido Giovannelli. Oltre a offrire i propri spazi, la scuola partecipa all’evento con i suoi alunni: tre studentesse di quinta liceo faranno da modelle e sfileranno con gli abiti da sposa e quattro bambini delle elementari indosseranno le tuniche per la prima comunione. Anche queste realizzate dal Laboratorio Caritas e rivolte alle parrocchie pratesi. Dopo la sfilata seguirà un aperitivo a cura dell’Associazione cuochi Prato presieduta da Claudio Vicenzo. All’iniziativa partecipa anche la Pastorale familiare della diocesi di Prato che ha invitato all’evento le coppie che stanno frequentando i corsi in preparazione al matrimonio. I biglietti per la sfilata solidale sono in vendita a 10 euro presso la sede Caritas (via del Seminario, 36) e il Conservatorio di San Niccolò (piazza cardinale Niccolò, 6).