Ieri a Santa Cruz de la Sierra (Bolivia) si è tenuta la conferenza stampa sull’esortazione apostolica post-sinodale “Querida Amazonia”, alla quale hanno partecipato 15 vescovi delle 9 giurisdizioni ecclesiastiche dell’Amazzonia boliviana (Cochabamba, Aiquile, Santa Cruz, Ñuflo de Chávez, Beni, Pando, Reyes, San Ignacio de Velasco, Coroico) e il presidente della Conferenza episcopale boliviana, mons. Ricardo Centellas, arcivescovo eletto di Sucre.
Nel corso della conferenza stampa, che si è tenuta nel contesto dei periodici incontri dei vescovi dell’Oriente boliviano, sono intervenuti, in particolare, anche attraverso slide illustrative, mons. Centellas, mons. Sergio Gualberti, arcivescovo di Santa Cruz, e mons. Eugenio Coter, vicario apostolico di Pando e presidente di Repam Bolivia, presente al Sinodo per l’Amazzonia. Da parte dei vescovi è arrivata la sottolineatura che l’esortazione del Papa è “il risultato della riflessione dei padri sinodali e del popolo di Dio, rappresentanti degli abitanti dell’Amazzonia, riuniti nell’Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi”.
Nel corso della presentazione i vescovi hanno sottolineato l’importanza, espressa nell’esortazione apostolica, che “i laici, in particolare le donne, i religiosi e i diaconi permanenti assumano responsabilità per la crescita delle comunità, ad esempio per servire una parrocchia”. Il documento, è stato ulteriormente sottolineato, propone di implementare la pastorale vocazionale, in vista di una più numerosa presenza di sacerdoti, e chiede generosità, in particolare ai seminaristi dell’America Latina, perché si formino in vista del dialogo con le culture amazzoniche.