“Ciò che si dice per l’Amazzonia serve all’intera Chiesa, alla luce di ciò che deriva dal modello e dalle dinamiche che si vivono nel territorio amazzonico”. Lo ha osservato l’arcivescovo di Belo Horizonte e presidente della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb), dom Walmor Oliveira de Azevedo, parlando dell’esortazione apostolica post-sinodale “Querida Amazonia”, durante una conferenza stampa tenutasi ieri nella sede centrale della Cnbb a Brasilia, alla presenza anche del card. Cláudio Hummes, presidente della Rete ecclesiale panamazzonica.
Il presidente della Cnbb ha sottolineato che il processo del Sinodo per l’Amazzonia, da cui nasce l’esortazione apostolica, è un percorso che non finisce e che “siamo chiamati a seguire con un nuovo ardore missionario”.
Dom Oliveira ha sottolineato che l’esortazione apostolica “Querida Amazonia” è un “invito a sognare”. Questo appello di Papa Francesco “pone la nostra Chiesa in una prospettiva profondamente stimolante, cioè di ricostruire la nostra profezia”. Questa profezia, ha proseguito, non è semplicemente una delle parole, ma attorno ad essa si “può dare vita a una nuova comprensione, a nuove pratiche e a trasformazioni”.
Ha proseguito l’arcivescovo: “Se riusciremo a entrare come Chiesa in questo meraviglioso percorso del Sinodo, nel suo documento finale e in questo orizzonte stimolante offerto dall’esortazione post-sinodale, sono sicuro che la nostra Chiesa farà molti passi di cambiamento al suo interno e questo favorirà una coraggiosa presenza pubblica nella società, per la sua trasformazione”.