Querida Amazonia: card. Hummes (Repam), “un inno di fronte alla bellezza che Dio offre”

“L’intero testo è un inno del Papa, è un elogio di fronte alla bellezza che Dio offre”. Così il card. Cláudio Hummes, presidente della Rete ecclesiale panamazzonica (Repam), ha descritto l’esortazione apostolica “Querida Amazonia”, nel corso di una conferenza stampa tenuta ieri a Brasilia, nella sede della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb) assieme al presidente dei vescovi brasiliani, dom Walmor Oliveira de Azevedo. Il cardinale ha ricordato i vari testi letterari o poetici che sono riprodotti nell’esortazione. Un esempio è la “Lettera di navigazione per il Tocantins amazzonico” di dom Pedro Casaldáliga, vescovo emerito di São Félix do Araguaia.
Il card. Hummes ha anche sottolineato la necessità di essere indignati di fronte alle ingiustizie, “ma sempre pronti al dialogo”. Ha spiegato che il documento presenta nuovi modelli economici e di sviluppo di fronte all’economia che distrugge. Sulla conversione ecclesiale, ha parlato del necessario processo di inculturazione, cioè della necessità di “riconoscere la ricchezza e il diritto che i popoli hanno di essere cristiani mantenendo la loro cultura”, evitando qualsiasi forma di colonialismo.
Per quanto riguarda le questioni più strettamente ecclesiali, il porporato a affermato che “la Chiesa in Amazzonia non è una ong o un’istituzione governativa. Il Sinodo è la Chiesa che parla della sua missione, della sua opera, del suo bisogno di poter trovare nuovi modi per la sua missione. Qui si inserisce la domanda sull’Eucaristia”. Nell’esortazione, il Papa “parla esplicitamente della questione della mancanza dell’Eucaristia, quando è proprio essa, effettivamente, a costruire la Chiesa. Perciò, non si può fare a meno di preoccuparsi e non si può non aiutare a cercare una soluzione affinché i popoli e le comunità abbiano l’Eucaristia. E questo significa non solo comunione eucaristica, ma incontro, assemblea eucaristica. Ciò che costruisce la Chiesa è l’assemblea eucaristica riunita per celebrare la memoria di Gesù Cristo”.
Il porporato ha richiamato anche “il grande problema ecologico e socio-ambientale” che interessa l’umanità e in particolare l’Amazzonia. “Il grido del povero è il grido della terra”, ha detto. E la domanda conseguente è “come camminare insieme, per essere in grado di ascoltare quel grido e aiutare, con quelli che gridano, a costruire il futuro”.

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