Questa mattina il Papa ha ricevuto in udienza in Vaticano il Metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, a quattro anni esatti dallo storico incontro tra Francesco e il Patriarca Kirill a L’Avana. Oggi pomeriggio, Hilarion presenterà al pubblico romano la traduzione dell’ultimo volume “Morte e Resurrezione”, appartenente alla collana, curata negli ultimi due anni, dal titolo “Gesù Cristo. Vita e Insegnamento”. “Ho incontrato Papa Francesco più volte”, ha dichiarato Hilarion a Vatican News alla viglia dell’udienza: “Il nostro primo incontro avvenne il giorno dopo il suo insediamento sulla Cattedra di San Pietro. E durante tutti i nostri incontri discutiamo lo stato delle nostre relazioni bilaterali e i progetti che possiamo mettere in pratica. Sicuramente affronteremo i progetti che abbiamo discusso già con il cardinale Koch, soprattutto i nostri progetti umanitari in Medio Oriente”. La Chiesa ortodossa russa, ha assicurato Hilarion, “condivide pienamente”, la preoccupazione del Papa per la situazione in Medio Oriente, dove “ha luogo praticamente un genocidio dei cristiani”. “Dobbiamo fare tutto il possibile per preservare la presenza cristiana in Medio Oriente”, l’appello: “Oggi il cristianesimo nel mondo spesso si trova in contesti molto ostili e quindi per preservare la cristianità dobbiamo imparare ad agire insieme. E questo non riguarda solo il Medio Oriente, ma anche Europa e America del nord dove i valori cristiani vengono molto spesso criticati, messi in dubbio o addirittura eliminati dallo spazio pubblico”. In concreto, per Hilarion, “dobbiamo imparare a difendere i nostri valori come ad esempio il matrimonio, inteso come unione tra uomo e donna finalizzato alla procreazione; dobbiamo difendere la santità della vita umana dal momento del concepimento alla morte naturale; dobbiamo affrontare insieme la propaganda del modo di vivere amorale che oggi purtroppo è presentata dai media e dagli alti rappresentanti delle società civili”.