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Economia: Gentiloni (Commissione Ue), “crescita rallentata nei prossimi due anni”. Rischi sistemici dal coronavirus

(Bruxelles) Il coronavirus irrompe anche sull’economia mondiale, con possibili ricadute su quella europea. È un messaggio reiterato dal commissario Ue all’economia, Paolo Gentiloni, che oggi, per la prima volta dal nuovo incarico a Bruxelles, presenta le Previsioni economiche d’inverno. Le incertezze globali influiscono sulle previsioni: oltre all’epidemia partita dalla Cina, si aggiungono le politiche commerciali statunitensi (dazi commerciali), i possibili esiti economici della Brexit, il rialzo del prezzo del petrolio. Comunque, afferma Gentiloni, la “crescita rimarrà, ma rallentata nei prossimi due anni, prolungando il lungo periodo espansione” post-crisi. Le previsioni prevedono che la crescita del prodotto interno lordo (Pil) dell’area dell’euro rimarrà stabile all’1,2% nel 2020 e nel 2021. Per l’Ue nel suo insieme, si prevede che la crescita diminuirà marginalmente all’1,4% nel 2020 e nel 2021, rispetto all’1,5% registrato nel 2019.

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