“Ad Antonio Megalizzi che ha inseguito il sogno di un’Europa giusta, libera e unita nella diversità attraverso la sua passione per la verità nella formazione e nell’informazione”. Queste le parole incise sulla stele, inaugurata oggi all’Università di Trento in memoria di Antonio Megalizzi, che ha perso la vita l’11 dicembre 2018 nell’attentato terroristico di Strasburgo, e della sua passione per la vita, la verità e l’Europa. A scoprire la stele, nel cortile di Palazzo Prodi, sono stati oggi pomeriggio il rettore Paolo Collini e la famiglia di Antonio. Un ricordo perenne, collocato in uno dei luoghi di studio e ricerca più frequentati da tanti suoi coetanei. Alla cerimonia erano presenti l’assessore provinciale all’Università, il sindaco di Trento, il commissario del Governo per la Provincia di Trento, Sandro Lombardi, il vicario generale dell’arcidiocesi di Trento, don Marco Saiani, e Luana Moresco, presidente della Fondazione Antonio Megalizzi. Era presente anche don Mauro Leonardelli, parroco di Cristo Re, la parrocchia frequentata da Antonio e da tutta la sua famiglia. Un anno fa don Leonardelli aveva donato all’Università di Trento un ulivo in ricordo di Antonio, albero che è stato piantato accanto alla stele svelata oggi. Sempre questo pomeriggio, a Trento, è stato presentato il libro “Il sogno di Antonio” di Paolo Borrometi. Domani, nel Palazzo della Provincia di Trento, sarà presentata ufficialmente la Fondazione Antonio Megalizzi, promossa insieme con la famiglia da Fnsi, Provincia autonoma e Comune di Trento, Università di Trento, Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige, Usigrai e associazioni Articolo 21 e Europhonica – Raduni.