(Strasburgo) “Per superare l’impasse europea sul Quadro finanziario pluriennale l’Unione europea deve avere il coraggio di finanziarsi con risorse proprie introducendo una Carbon Tax e una vera, seria Web Tax. I contributi nazionali non possono aumentare”: così si esprime l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Piernicola Pedicini sul bilancio europeo. “Al momento la proposta più vicina al nostro obiettivo sul Qfp è quella della Commissione europea. Siamo pienamente a favore di un sostegno forte al Green Deal e alle politiche mirate alla crescita di competitività e alla innovazione”. Simona Bonafé, eurodeputata del Partito democratico, osserva: “La prossima settimana si terrà un Consiglio europeo speciale per affrontare un tema dirimente. Di quali risorse potrà disporre l’Unione europea dal 2021 al 2027 per far fronte alle nuove sfide che abbiamo davanti e dare ai cittadini europei una società più sostenibile ambientalmente più giusta, più sicura e più moderna? Il Parlamento ha chiesto un bilancio pluriennale ambizioso. Fino ad ora la risposta del Consiglio è stata purtroppo ‘business as usual’. Da una parte i governi assegnano nuovi compiti e responsabilità all’Europa a cui non possono far fronte da soli, dalla gestione delle frontiere comuni alla lotta al cambiamento climatico, ma poi tengono ben stretti i cordoni della borsa”. Bonafè aggiunge: “Come dire, fare di più ma con meno risorse. Ovvero la ricetta perfetta per continuare ad usare il progetto europeo come il migliore dei capri espiatori per le cose che non vanno”.