Papa Francesco: Querida Amazonia, perdono per missionari che non sono stati “a fianco degli oppressi”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Non possiamo negare che il grano si è mescolato con la zizzania e che non sempre i missionari sono stati a fianco degli oppressi”. È il “mea culpa” del Papa, contenuto nell’esortazione apostolica post-sinodale “Querida Amazonia”. “Me ne vergogno e ancora una volta chiedo umilmente perdono – prosegue Francesco – non solo per le offese della Chiesa stessa, ma per i crimini contro i popoli indigeni durante la cosiddetta conquista dell’America e per gli atroci crimini che seguirono attraverso tuta la storia dell’Amazzonia”. “Ci incoraggi ricordare che, in mezzo a gravi eccessi della colonizzazione dell’Amazzonia, piena di contraddizioni e lacerazioni, molti missionari sono giunti là con il Vangelo, lasciando i propri Paesi e accettando una vita austera e impegnativa vicino ai più indifesi”, l’analisi del Papa: “Sappiamo che non tutti sono stati esemplari, ma il lavoro di quelli che si sono mantenuti fedeli al Vangelo ha anche ispirato una legislazione come le Leggi delle Indie che proteggevano la dignità degli indigeni contro i soprusi ai loro popoli e territori”.

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