“Sarà l’apertura di una panoramica. Il Papa ha messo dei punti precisi. Ha detto: non fate lamentele perché è inutile stare a lamentarsi quando le cose non vanno bene. Non fate discorsi campati in aria. Fatemi delle proposte concrete che possono essere utili per risolvere i problemi dell’umanità perché veramente il Mediterraneo è il concentrato di tutti i problemi dell’umanità in quanto abbraccia Asia, Africa e Europa”. Si presenta così, con questo preciso mandato di Papa Francesco, l’Incontro su “Mediterraneo, frontiera di pace” che si terrà dal 19 al 23 febbraio a Bari promosso dalla Conferenza episcopale italiana, su iniziativa del presidente, il cardinale Gualtiero Bassetti. È lo stesso cardinale Bassetti a spiegare questa mattina ai giornalisti, in una conferenza stampa di presentazione dell’evento, come procederanno i lavori di Bari. L’incontro al quale parteciperanno oltre 50 vescovi in rappresentanza delle Conferenze episcopali dei 19 Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, sarà concluso da Papa Francesco con la celebrazione della Messa, domenica 23, in Corso Vittorio Emanuele II. Al Papa i vescovi presenteranno un testo, frutto del dialogo e del confronto delle intense giornate di Bari ma “la parola finale sarà quella di Papa Francesco e le conclusioni le assumerà lui e come sapete, non ci deluderà”, ha precisato Bassetti.
L’idea di un incontro sul Mediterraneo a Bari – ha spiegato il cardinale – nasce dalla necessità di “affrontare insieme i tanti problemi pastorali, sociali dei popoli e di queste terre bagnate dal Mare”. Bassetti ricorda l’intuizione di La Pira: “Il Mediterraneo deve tornare ad essere quello che fu”. E il “grande lago di Tiberiade” “fu la culla delle principali civiltà”, “il Mare che Dio indica ad Abramo”, “il Mare di Gesù di Galilea e il primo bacino ad essere evangelizzato dagli apostoli. Quindi ha una vocazione di pace, di promozione, di fraternità”. Proprio per rimanere fedeli al “mandato” di papa Francesco, a margine della conferenza stampa, il cardinale Bassetti ha spiegato che a termine dell’incontro di Bari sarà lanciata “un’opera-segno”. Sarà a guida Caritas italiana, in collaborazione con Rondine Cittadella della Pace, e sarà finalizzata alla formazione di giovani provenienti dalle Chiese del Mediterraneo. Questi giovani verranno formati attraverso un percorso di formazione alla pace, mirato e volto a farli rientrare nei loro Paesi di origine per assumere ruoli di leadership. I dettagli verranno illustrati a Bari anche perché sono in via di definizione. Ma l’idea di base è che “la pace va costruita”, ha detto Bassetti, “non cade dal cielo ma va costruita sulla buona volontà degli uomini”.