(Strasburgo) Nel 2019, un cittadino su tre dell’Unione europea, di età compresa tra 16 e 74 anni, ha riferito di incidenti relativi alla sicurezza, avvenuti negli ultimi 12 mesi, durante l’utilizzo di internet a scopi privati. Lo riferisce una ricerca pubblicata oggi da Eurostat, in occasione della Giornata per la sicurezza in internet. “Durante questo periodo, il phishing, cioè la ricezione di messaggio fraudolenti mediante il web, è stato l’incidente più frequente segnalato nel 2019. Il 25% delle persone nell’Ue ha dichiarato di esserne stato vittima. Il reindirizzamento a siti web fasulli che richiedono informazioni personali (pharming) è stato il secondo incidente di sicurezza più frequente (12% delle persone). “La percentuale di persone che hanno avuto problemi di sicurezza durante l’utilizzo di internet a scopi privati – puntualizza Eurostat – varia negli Stati membri dell’Ue. I tassi più alti sono stati osservati nei Paesi in cui c’è maggior accesso e utilizzo della rete, ossia in Danimarca (50%), seguiti da Francia (46%), Svezia (45%), Malta e Paesi Bassi (entrambi 42%), Finlandia (41%) e Germania (40%). Al contrario, le quote più basse sono state registrate in Lituania (7%), Polonia (9%), Lettonia (10%), Bulgaria (13%) e Grecia (13%).