“L’arrivo della tempesta Ciara colpisce anche l’Italia dove per effetto dei cambiamenti climatici sono aumentate del 44% le tempeste di vento nell’ultimo anno e nel Sud si soffre la siccità in un inverno bollente segnato dalla mancanza di precipitazioni significative”. È quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sulla base dei dati relativi all’Eswd, la banca dati degli eventi meteo estremi.
“Il maltempo con le raffiche violente – si legge in una nota – ha scoperchiato edifici e abbattuto alberi al Nord mentre al Sud si fanno i conti con l’allarme siccità che si estende dalla Puglia alla Basilicata, dal Molise alla Sardegna fino in Sicilia”. “In Sicilia – spiega Coldiretti – nell’agrigentino i campi sono aridi e i semi non riescono neanche a germinare mentre in Puglia la disponibilità è addirittura dimezzata in 12 mesi con circa 140 milioni di metri cubi contro i 280 di un anno fa secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Anbi mentre in Basilicata manca all’appello circa 2/3 delle risorse idriche disponibili rispetto a febbraio 2019 ed oggi sono pari a 257 milioni di metri cubi, ovvero 162 milioni di metri cubi in meno rispetto allo stesso periodo del 2019”. Coldiretti ha registrato difficoltà anche in certe zone del Molise per i terreni secchi seminati a cereali mentre in Sardegna il Consorzio di bonifica di Oristano hanno addirittura predisposto a tempo di record l’attivazione degli impianti per l’irrigazione che permetteranno già dal prossimo martedì di garantire acqua ai distretti colpiti dalle grave siccità a causa della mancanza di piogge a seguito alle segnalazioni relative alle colture in sofferenza per il perdurare dell’assenza di precipitazioni.
Per Coldiretti, siamo in presenza di “un clima pazzo che non aiuta certamente la programmazione colturale in campagna ma espone le piante anche al rischio di gelate nel caso di brusco abbassamento delle temperature con conseguente perdita delle produzioni e del lavoro di un intero anno”.