È salito a 1.018 il numero di morti in Cina a causa del nuovo coronavirus, mentre sono 43.118 i casi totali di contagio nel mondo, il 99% in Cina. “Con il 99% dei casi di contagio in Cina, il coronavirus rimane un’emergenza per il Paese, ma rappresenta una grave minaccia per il resto del mondo”, ha dichiarato oggi Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale Who (Organizzazione mondiale della sanità – Oms), inaugurando il Forum globale di ricerca e innovazione dedicato all’epidemia da coronavirus 2019-nCoV che riunisce fino a domani a Ginevra 400 tra i maggiori esperti mondiali: membri della comunità scientifica, ricercatori di agenzie sanitarie pubbliche di diversi Stati, esperti di regolamentazione, bioeticisti con esperienza nella ricerca in casi di emergenza. Obiettivo dell’iniziativa mobilitare l’azione internazionale e consentire l’identificazione delle carenze di conoscenze-chiave e delle priorità di ricerca per contribuire al controllo del coronavirus 2019-nCoV. “È difficile credere che solo due mesi fa, il coronavirus – che ha catturato l’attenzione dei media, dei mercati finanziari e dei leader politici – fosse completamente sconosciuto”, ha aggiunto il direttore generale Who auspicando che “uno dei risultati di questo incontro sarà una roadmap concordata che guidi ricercatori e donatori. Ma la linea da seguire – ha ammonito – è: solidarietà, solidarietà, solidarietà”.
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Di qui un monito: “Pubblicazioni, brevetti e profitti non sono ciò che conta di più adesso. Ciò che conta di più è fermare l’epidemia di 2019-nCoV e salvare vite. Con il vostro supporto, è ciò che possiamo fare insieme”, ha concluso rivolgendosi agli esperti e assicurando che la Who continuerà ad impegnarsi per “garantire un accesso equo ai prodotti sanitari per le popolazioni che ne hanno bisogno e lavorerà per garantire che l’accesso sia sempre parte di tutti gli sforzi di ricerca e sviluppo”.