Papa Francesco: Angelus, appello per la Siria e per porre fine alla “piaga” della tratta

Foto Calvarese/SIR

“Continuano a giungere notizie dolorose dal nord-ovest della Siria, in particolare sulle condizioni di tante donne e bambini, della gente costretta a fuggire a causa dell’escalation militare”. Lo ha detto il Papa che, al termine dell’Angelus di ieri, ha rinnovato il suo “accorato appello alla comunità internazionale e a tutti gli attori coinvolti ad avvalersi degli strumenti diplomatici, del dialogo e dei negoziati, nel rispetto del diritto umanitario internazionale, per salvaguardare la vita e le sorti dei civili”. “Preghiamo per questa amata e martoriata Siria”, l’invito ai fedeli in piazza. L’altro riferimento papale è alla Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta, che si è celebrata ieri nella memoria liturgica di santa Giuseppina Bakhita: “Per sanare questa piaga – perché è una vera piaga! – che sfrutta i più deboli, è necessario l’impegno di tutti”, l’appello di Francesco, rivolto ad “istituzioni, associazioni e agenzie educative”. “Le organizzazioni criminali usano sempre più i moderni mezzi di comunicazione per adescare le vittime con l’inganno”, ha denunciato il Papa, secondo il quale “è necessario da una parte educare a un uso sano dei mezzi tecnologici, dall’altra vigilare e richiamare i fornitori di tali servizi telematici alle loro responsabilità”.

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