Papa Francesco: Bruni, il 31 maggio viaggio apostolico a Malta e Gozo. Mons. Scicluna, “occasione per ribattezzare la nostra filantropia” e “risanare le ferite che hanno fatto a pezzi il tessuto sociale”
“Accogliendo l’invito del presidente della Repubblica di Malta, delle autorità e della Chiesa cattolica del Paese”, il Papa compirà un viaggio apostolico a Malta e a Gozo il 31 maggio prossimo. Lo ha annunciato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, precisando che “il programma del viaggio sarà pubblicato a suo tempo”. (clicca qui)
“La visita di Papa Francesco da noi, il 31 maggio prossimo, sarà un’occasione perché noi ribattezziamo questa nostra filantropia, questo nostro spirito di accoglienza, il dono dello Spirito di generosità, di amore”. È quanto dichiara mons. Charles Scicluna, arcivescovo di Malta, in un video realizzato in occasione del prossimo viaggio apostolico del Papa, annunciato oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede. Riferendosi al motto della visita – “Ci trattarono con rara umanità” – tratto dagli Atti degli Apostoli, Scicluna ricorda come faccia riferimento “all’accoglienza accordata dai maltesi all’apostolo Paolo e ai 275 compagni naufragati nell’isola di Malta” e alla decisione del Protos dell’isola, Publicio, di accogliere “questa folla naufraghi nella sua villa vicino al mare per tre giorni”. (clicca qui)
Cei: aperti i canali social istituzionali su Facebook, Twitter e Instagram
La Conferenza episcopale italiana apre i propri canali social istituzionali. In occasione dell’incontro di riflessione e spiritualità “Mediterraneo, frontiera di pace” (Bari, 19 -23 febbraio), la Cei sceglie di ampliare la propria comunicazione nel contesto digitale e di “abitare” con una presenza attiva le principali piattaforme attraverso tre nuovi profili social Facebook, Twitter e Instagram. “Di fronte a un mondo che è ormai profondamente cambiato nella fruizione dell’informazione e nelle modalità relazionali, la Chiesa italiana accetta la sfida di raggiungere quei milioni di persone che trascorrono almeno due ore al giorno sui social per cercare momenti di svago, ma anche per raccogliere notizie utili alla formazione della propria opinione sui temi sociali e politici più importanti”, spiega Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali Cei. (clicca qui)
Coronavirus: ad Hong Kong da domenica scorsa la messa è via webcast
Restrizioni ancora più severe per la celebrazione delle messe domenicali a causa del coronavirus ad Hong Kong. Da domenica scorsa, per evitare il più possibile assembramenti di persone in luoghi chiusi, la diocesi dell’ex colonia britannica ha deciso di concedere ai fedeli cattolici, che hanno paura di contrarre il virus o che hanno anche un lieve malore, una dispensa dall’obbligo della messa domenicale e di dare la possibilità a tutti di partecipare alla messa via webcast. La liturgia, celebrata da un sacerdote rigorosamente con mascherina, è stata infatti trasmessa in cinese e in inglese al sito www.catholic.org.hk. (clicca qui)
Iraq: card. Sako (Baghdad), manifestazioni popolari “realtà nella quale la Chiesa deve essere presente per donare una parola di speranza”
“È dovere della Chiesa leggere i segni dei tempi, come in America Latina. I nostri giovani, uomini e donne, stanno sacrificando il loro sangue per la causa della pace, della giustizia, della dignità umana e della libertà. Fino ad oggi abbiamo contato 600 morti e 25mila feriti. C’è una realtà nella quale la Chiesa deve essere presente per donare una parola di speranza”. A dirlo è il patriarca caldeo di Baghdad, card. Louis Raphael Sako, che in una intervista al Sir torna a parlare delle manifestazioni popolari in corso in Iraq dallo scorso ottobre, facendo riferimento alla “teologia della liberazione”. (clicca qui)
Giorno del ricordo: Ungaro, ” occasione preziosa per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe”
Ritorna un altro Giorno del ricordo, occasione preziosa per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Lo scrive, in un editoriale, Mauro Ungaro. Una data mai semplice da raccontare perché, a differenza di altre tragedie del secolo scorso, sembra quasi non possedere una memoria collettiva arricchendosi piuttosto di tante storie intime e personali e proprio per questo più difficili da raccontare e condividere. Storie di uomini e donne obbligati da un giorno all’altro a privarsi per sempre di quella parte di sé costituita dal proprio passato per cercare di dare un futuro al proprio presente. (clicca qui)
Economia: Mattarella, “il progresso e la nuova condizione che si sta realizzando impongono un recupero di profilo di umanità e di rapporto con l’etica”
È “il progresso e la nuova condizione che si sta realizzando e si profila sempre maggiore a imporre un recupero di profilo di umanità e di rapporto con l’etica per quanto riguarda l’economia. Perché la creatività richiesta dalle nuove condizioni in cui si esplicano le attività economiche comporta naturalmente questo recupero. E ascoltare che questo recupero è frutto dei tempi che si annunciano è comportante e quindi consente di guardare al futuro con fiducia”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo stamattina alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2019/2020 dell’Università degli studi di Teramo. (clicca qui)
Nicaragua: i gesuiti latinoamericani in difesa dell’Università Uca e contro gli attacchi del regime alla libertà
I gesuiti della Conferenza dei provinciali dell’America Latina e Caribe (Cpal), assieme ad altri confratelli di varie organizzazioni, organismi pastorali, università e mezzi di comunicazione sociale, prendono posizione in una nota sulla situazione del Nicaragua e in particolare contro la campagna di calunnie e aggressioni subite dall’Università Centroamericana (Uca) di Managua contro gli studenti, i loro dirigenti e in particolare il loro rettore, padre José Alberto Idiáquez, nonché subite da altre istituzioni e persone legate alla Compagnia di Gesù in Nicaragua. La nota è firmata da decine di gesuiti e collaboratori dei vari organismi, a partire da padre Roberto Jaramillo, presidente della Cpal. (clicca qui)