“Siete uomini e donne semplici che avete visto il tesoro che vale più di tutti gli averi del mondo. Per esso avete lasciato cose preziose, come i beni, come crearvi una famiglia vostra. Perché l’avete fatto? Perché vi siete innamorati di Gesù, avete visto tutto in Lui e, rapiti dal suo sguardo, avete lasciato il resto. La vita consacrata è questa visione. È vedere quel che conta nella vita. È accogliere il dono del Signore a braccia aperte, come fece Simeone“. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della messa con i membri degli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica in occasione della Festa della Presentazione del Signore e XXIV Giornata mondiale della vita consacrata. “Il tentatore, il diavolo insiste proprio sulle nostre miserie, sulle nostre mani vuote: ‘In tanti anni non sei migliorato, non hai realizzato quel che potevi, non ti han lasciato fare quello per cui eri portato, non sei stato sempre fedele, non sei capace…’ e così via. Ognuno di noi conosce bene questa storia, queste parole. Noi vediamo che ciò in parte è vero e andiamo dietro a pensieri e sentimenti che ci disorientano. E rischiamo di perdere la bussola – ha detto il Papa -, che è la gratuità di Dio. Perché Dio sempre ci ama e si dona a noi, anche nelle nostre miserie”. “Chi sa vedere prima di tutto la grazia di Dio – ha aggiunto – scopre l’antidoto alla sfiducia e allo sguardo mondano”.