Si è concluso ieri, a Cúcuta in Colombia, l’incontro dei vescovi delle diocesi di frontiera tra Colombia e Venezuela intitolato “Caridad en la frontera”. L’evento, promosso e organizzato dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale e dalla Sezione Migranti e Rifugiati, in collaborazione con la diocesi di Cúcuta, ha voluto manifestare “la sollecitudine del Santo Padre per le situazioni migratorie di frontiera e mettere in sinergia le attività caritative a favore delle persone più deboli e vulnerabili in questa regione”, si legge in una nota.
All’incontro hanno partecipato i nunzi apostolici, i rappresentanti delle Conferenze episcopali della Colombia e del Venezuela, il Celam, i vescovi delle diocesi sulla frontiera Venezuela-Colombia, i rappresentanti di Cáritas Colombia, Cáritas Venezuela, Caritas Internationalis e della Commissione Cattolica Internazionale per le Migrazioni. Le sessioni di lavoro del primo giorno si sono concentrate nell’analisi delle sfide pastorali poste dagli ingenti flussi di mobilità umana tra i due paesi, particolarmente visibili nelle zone di frontiera. “I vescovi convenuti hanno condiviso i risultati delle risposte caritative che si sono prodotte nelle loro diocesi di frontiere, manifestazione concreta dell’amore materno della Chiesa verso tutti i suoi figli”, spiega il comunicato del dicastero. Nel secondo giorno i partecipanti hanno identificato una serie di possibili collaborazioni interdiocesane transnazionali che possano favorire una maggiore efficacia degli sforzi prodotti fino a questo momento. L’incontro si è concluso con un rinnovato impegno da parte di tutti ad assistere spiritualmente e materialmente tanto i migranti quanto le comunità locali che sperimentano le medesime vulnerabilità.