“Come comunità cristiane, occorre ribadire il nostro ‘No alla guerra’ per ricercare ‘la pace a ogni costo'”. Lo scrive padre Francesco Occhetta, gesuita e membro del collegio degli scrittori de La Civiltà Cattolica, pubblicato sul nuovo numero di febbraio del mensile Vita Pastorale, anticipato al Sir. “La Chiesa non si stanca di gridare al mondo politico di costruire la pace – aggiunge il gesuita -. La guerra conviene (economicamente) a pochi, ha un costo spaventoso per molti. A pagarne il prezzo sono sempre i più deboli”. Ripercorrendo le posizioni dei pontefici, da Benedetto XV a Francesco, nei confronti della guerra, p. Occhetta osserva che “la dottrina sociale della Chiesa chiede a ogni credente di investire nella formazione, nello sviluppo economico, nella buona governance, nell’impegno a cercare nei conflitti tutte le mediazioni possibili”. “La diplomazia pontificia sta silenziosamente operando per le politiche di riduzione degli armamenti nucleari e per promuovere una maggiore efficacia delle Nazioni Unite, soprattutto del Consiglio di Sicurezza, che tenga in debito conto i mutati equilibri geopolitici”. Infine, citando la Caritas in veritate, il gesuita evidenzia che “accogliere il dono della pace, restituisce ai credenti la responsabilità di testimoniarla attraverso le piccole grandi scelte della vita”.