Brexit: Regno Unito fuori dalla Ue. Premier Johnson, “unire il Paese e portarlo verso il futuro”. Festeggiamenti in molte città

(Londra) Nelle parole del suo primo discorso da premier di una Gran Bretagna ormai fuori dalla Ue, Boris Johnson ha cercato ieri sera i toni di quella tradizione conservatrice “One Nation” che punta a mantenere unito il Paese dopo le divisioni profonde degli ultimi tre anni e sette mesi. Alle 22 ora inglese, un’ora prima l’inizio di Brexit, il premier ha parlato sui social media.
“Per molti questo è un momento incredibile di speranza, che non avrebbero mai immaginato sarebbe arrivato”, ha detto il primo ministro. “Altri provano sentimenti di ansia e perdita. E poi c’è un terzo gruppo – forse il più grande – che ha cominciato a preoccuparsi che l’intera rissa politica non sarebbe mai finita”. “Capisco tutte queste emozioni ed è il nostro compito, come governo, di unire il Paese e portarlo verso il futuro”, ha concluso il premier. Mentre Johnson andava in onda sui social, gli uffici dei ministeri più importanti del centro di Londra si accendevano con i colori della vecchia “Union Jack”, la bandiera britannica. I Brexiteers incalliti, pensionati con il “beer belly”, la famosa pancia provocata dalla birra, avvolti nella bandiera con le tre croci di san Giorgio, sant’Andrea e san Patrizio, sfilavano per le vie del centro di Londra. Molte le manifestazioni nelle città inglesi. Sentimenti diversi espressi in Scozia e Irlanda del Nord. Nel campo pro Ue, si accendevano candele nella piazza del parlamento di Londra; e i cittadini europei presenti sull’isola si sono fatti sentire con quella stella gialla, su sfondo blu, della Ue proiettata sulle scogliere di Dover e l’invito agli amici di oltre Manica “Curatela per noi”.

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