Brexit: Comece, “anche se il Regno Unito non fa più parte dell’Ue, continua a far parte dell’Europa. Siamo destinati a vivere e lavorare insieme”

Il presidente Comece, card. Hollerich, in visita da Papa Francesco lo scorso 30 gennaio

(Bruxelles) “Per oltre quattro anni, Brexit è stata una fonte di preoccupazione per il futuro, un elemento di instabilità per molte persone, famiglie e comunità su entrambi i lati della Manica. Da oggi in poi, il Regno Unito non fa più parte dell’Unione europea. Siamo rattristati, ma come difensore della libertà di espressione e della democrazia, la Chiesa cattolica in Europa rispetta la volontà espressa dai cittadini britannici con il referendum del 2016”. Lo afferma una nota della presidenza Comece, la Commissione degli episcopati dell’Unione europea, nel giorno in cui il Regno Unito lascia l’Ue. “Come affermato dai vescovi del Regno Unito, accogliamo con favore l’accordo sul Brexit recentemente concluso tra il Regno Unito e l’Ue. Può essere visto come una vittoria del buon senso e delle relazioni di buon vicinato. Uno scenario no-deal avrebbe avuto effetti negativi sia sul Regno Unito che sull’Unione europea, e, nel complesso, sarebbe stato dannoso per le persone più vulnerabili”. La nota prosegue: “Anche se il Regno Unito non fa più parte dell’Ue, continuerà a far parte dell’Europa. Siamo tutti destinati a vivere e a lavorare insieme nel pieno rispetto delle scelte e delle diversità di ciascuno. È quindi fondamentale mantenere buoni rapporti reciproci”.
La presidenza Comece aggiunge: “Invitiamo tutte le persone di buona volontà a pregare e ad operare per il bene comune e ad assicurare che il Brexit non riuscirà a infrangere le relazioni tra fratelli e sorelle su entrambe le sponde del mare. Potrebbe essere un processo lungo e stimolante, ma potrebbe anche essere un’opportunità per innescare nuove dinamiche tra i popoli europei e ricostruire un senso di comunità in Europa”. Infine: “nonostante il Brexit, le Conferenze episcopali del Regno Unito rimarranno parte integrante della Chiesa in Europa. I loro vescovi delegati continueranno a partecipare alla Comece, a livello politico come membri osservatori e a livello tecnico nel quadro delle commissioni e dei gruppi di lavoro della Comece”.

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