“Con lo sviluppo dell’educazione superiore nel mondo intero e per promuovere il giusto riconoscimento delle qualifiche e titoli ottenuti presso le Istituzioni accademiche ecclesiastiche da parte di chierici, laici e religiosi, è stato necessario aggiornare la normativa vigente in materia di affiliazione”. È quanto si legge nelle tre Istruzioni della Congregazione per l’Educazione cattolica per gli Istituti di studi superiori, riguardanti rispettivamente l’affiliazione, l’aggregazione e l’incorporazione di questi ultimi. L’obiettivo dei tre documenti, diffusi oggi ma approvati dal Papa il 1° dicembre scorso autorizzandone la pubblicazione, è quello di “procedere con ponderata e profetica determinazione alla promozione, a tutti i livelli, di un rilancio degli studi ecclesiastici nel contesto della nuova tappa della missione della Chiesa”, come auspicato dal Santo Padre nella costituzione apostolica Veritatis gaudium. “L’affiliazione di un Istituto, che si distingue dall’aggregazione e dall’incorporazione, è il suo collegamento con una Facoltà ecclesiastica allo scopo di conseguire, mediante la Facoltà, il corrispondente grado accademico di primo ciclo, ossia il baccalaureato”, si ricorda nella prima Istruzione: “L’Istituto affiliato, salvo diversa disposizione nei propri Statuti, è aperto a quanti, ecclesiastici o laici, siano idonei ad essere iscritti nel primo ciclo di una Facoltà ecclesiastica per gli studi compiuti e la condotta morale, e forniti di regolare attestato che lo comprovi”. “È compito e dovere della Facoltà affiliante assistere e vigilare diligentemente sull’Istituto affiliato affinché la sua vita accademica si svolga in modo completo e regolare”, si legge nel testo, in cui si fa presente che “l’affiliazione non può essere concessa nel caso in cui l’Istituto non possieda i requisiti necessari per il conseguimento del grado accademico del primo ciclo”. “Bisogna riflettere accuratamente circa la necessità o quantomeno la reale utilità dell’erezione dell’Istituto, a cui non sia possibile provvedere in altri modi”, una delle indicazioni del documento, in cui si stabilisce che “il numero e la qualità dei docenti dell’Istituto devono essere tali da poter soddisfare le condizioni del primo ciclo istituzionale”. È necessario, inoltre, “che tutti i docenti abbiano conseguito un congruo dottorato o almeno la licenza e siano liberi da altre incombenze incompatibili” ed è “richiesto un congruo numero di studenti ordinari”. E un numero di lezioni, esercitazioni e seminari “sufficienti per conseguire un numero di crediti formativi adeguato a un anno di studi universitari a tempo pieno”. L’affiliazione è concessa tramite un decreto della Congregazione per l’Educazione cattolica, cui spetta “concedere con decreto la personalità giuridica a un Istituto affiliato appartenente a un’Università civile” e sospendere o revocare l’affiliazione, “se le condizioni accademiche dell’Istituto, con particolare riferimento al numero degli studenti e dei docenti, nonché alla qualità scientifica, non soddisfano i requisiti necessari”.