La Conferenza episcopale cattolica irlandese “accoglie con favore la notizia incoraggiante che un certo numero di vaccini per il Covid-19 sono in una fase avanzata di preparazione e probabilmente saranno disponibili per l’uso nel prossimo futuro”. La Chiesa cattolica riconosce che “una vaccinazione sicura ed efficace è un aspetto essenziale della prevenzione delle malattie. Stiamo incoraggiando i cattolici a sostenere un programma di vaccinazione, non solo per il loro bene, ma per la protezione della vita e della salute di coloro che sono vulnerabili e per il bene comune dell’umanità”. Aggiungono: “Sono sorti dubbi sul fatto che linee cellulari fetali umane, che hanno origine in aborti effettuati in passato, siano utilizzate nello sviluppo e nella produzione di alcuni dei vaccini”. “Se un’alternativa più eticamente accettabile non è prontamente disponibile, è moralmente lecito per i cattolici accettare un vaccino che comporti l’uso di linee cellulari fetali, specialmente se il potenziale rischio per la vita o la salute è significativo, come nel caso di una pandemia. Il rifiuto di accettare un vaccino potrebbe contribuire – secondo i vescovi – a una significativa perdita di vite umane nella comunità e soprattutto tra le persone più vulnerabili”.
“Riaffermiamo l’insegnamento coerente della Chiesa secondo cui l’aborto è sempre gravemente immorale. La Chiesa ha sempre fatto una distinzione, tuttavia, tra il coinvolgimento formale (deliberato) in un atto immorale e il coinvolgimento materiale, che può essere accidentale e remoto. La decisione di coloro che decidono di accettare vaccini che hanno avuto in passato qualche legame con linee cellulari fetali non implica alcun consenso da parte loro all’aborto”.