“La grandezza di San Giuseppe consiste nel fatto che egli fu lo sposo di Maria e il padre di Gesù”. Lo scrive il Papa, nella lettera apostolica “Patris Corde” in occasione del 150° anniversario della dichiarazione di San Giuseppe quale Patrono della Chiesa Universale. In quanto tale, San Giuseppe “si pose al servizio dell’intero disegno salvifico”, come afferma San Giovanni Crisostomo: San Paolo VI – ricorda Francesco – osserva che la sua paternità si è espressa concretamente nell’aver fatto della sua vita un servizio”, tramite il “totale dono di sé, della sua vita, del suo lavoro”. “Per questo suo ruolo nella storia della salvezza, San Giuseppe è un padre che è stato sempre amato dal popolo cristiano – sottolinea il Papa – come dimostra il fatto che in tutto il mondo gli sono state dedicate numerose chiese; che molti Istituti religiosi, Confraternite e gruppi ecclesiali sono ispirati alla sua spiritualità e ne portano il nome; e che in suo onore si svolgono da secoli varie rappresentazioni sacre. Tanti Santi e Sante furono suoi appassionati devoti, tra i quali Teresa d’Avila, che lo adottò come avvocato e intercessore, raccomandandosi molto a lui e ricevendo tutte le grazie che gli chiedeva; incoraggiata dalla propria esperienza, la Santa persuadeva gli altri ad essergli devoti”. “In ogni manuale di preghiere si trova qualche orazione a San Giuseppe”, fa notare il Santo Padre: “Particolari invocazioni gli vengono rivolte tutti i mercoledì e specialmente durante l’intero mese di marzo, tradizionalmente a lui dedicato. Come discendente di Davide, e come sposo di Maria di Nazaret, San Giuseppe è la cerniera che unisce l’Antico e il Nuovo Testamento”.