“La sicurezza è un diritto di cittadinanza”. Lo ha ricordare to ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al sindaco di Casalecchio di Reno, Massimo Bosso, in occasione del 30° anniversario della strage all’Istituto Salvemini.
“Sono trascorsi trent’anni dal tragico 6 dicembre del 1990, in cui dodici giovani studenti vennero uccisi da un aereo militare, precipitato in fiamme sulla loro scuola, l’Istituto tecnico Gaetano Salvemini di Casalecchio di Reno”, ha rammentato il Capo dello Stato, evidenziando come “quelle vite spezzate sono iscritte nella memoria della Repubblica e il ricordo dei ragazzi, dei loro nomi e dei loro volti, accomuna oggi l’intera comunità civile, che si stringe ai familiari, ai superstiti, ai soccorritori di allora e a quanti negli anni hanno poi lavorato per la ricostruzione, morale e materiale”.
“Nulla potrà mai lenire un dolore così grande. Nulla potrà cancellarlo dalla storia di una comunità”, ha osservato Mattarella. “La memoria è fondamento di civiltà, e la sua condivisione genera solidarietà, coscienza, cultura”, il monito del presidente: “Quanto accadde trent’anni or sono non deve mai più verificarsi”. “Responsabilità delle istituzioni è garantire norme e standard di sicurezza che assicurino sempre l’integrità dei centri abitati e l’incolumità di chi vi abita. Le immagini di quei momenti drammatici – ha concluso Mattarella – rilanciano questo monito e richiamano un impegno comune che non ammette pause o lacune”.