Il nuovo Statuto dell’Autorità di informazione finanziaria, che d’ora in avanti si chiamerà Autorità di supervisione e informazione finanziaria (Asif) “si inquadra nella complessiva riforma che sta portando avanti Papa Francesco per la Santa Sede e lo Stato della Città del Vaticano in materia di trasparenza e rafforzamento dei controlli in ambito economico-finanziario. In tale ambito, le novità più importanti riguardano la governance e l’assetto organizzativo dell’Autorità”. Così Carmelo Barbagallo, presidente dell’Asif, illustra in un’intervista a Vatican News le novità più significative del nuovo assetto dell’Autorità in vigore oggi. In sostanza, il nuovo Statuto “rafforza la sua responsabilità nella supervisione”, aggiunge il presidente, “che naturalmente è da intendersi in ambito finanziario”.
Un’altra novità introdotta, riguarda il fatto che l’Asif d’ora in poi dovrà procedere secondo le regole degli organismi della Curia Romana, attraverso la Commissione indipendente di valutazione per le assunzioni di personale laico presso la Sede Apostolica (Civa). Questo, secondo Barbagallo, è “uno degli aspetti, probabilmente il più importante, nell’ambito del processo di allineamento delle regole amministrative applicabili all’Aif a quello degli altri organismi di controllo della Curia Romana, che già seguono le regole comuni ai vari dicasteri e uffici”. “Questo processo – spiega – troverà compimento nel suo regolamento interno di prossima emanazione. Quanto alla Civa, che è una commissione indipendente, vorrei sottolineare che rifarsi ad essa garantisce una più estesa selezione dei candidati e un maggiore controllo nelle decisioni di assunzione, evitando il rischio di arbitrarietà”. “Si tratta quindi di una scelta che, in ultima analisi, concorre a rafforzare l’indipendenza dell’Autorità nell’esercizio delle sue importanti prerogative”, conclude.