“Le politiche future per la disabilità: un nuovo welfare per non lasciare indietro nessuno”. Questo il titolo del documento congiunto che Fand e Fish hanno consegnato al Governo nell’incontro avuto ieri con il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e il ministro dell’Università, Gaetano Manfredi, in occasione della cerimonia per la Giornata internazionale delle persone con disabilità svoltasi a Palazzo Chigi.
Per le due Federazioni “l’impatto della pandemia sulle nostre comunità ci obbligherà a ripensare molte cose nella nostra vita e a rimodulare alcune priorità in una direzione che preveda innanzitutto la garanzia di una maggiore tutela della salute e della sicurezza dei cittadini tutti, ma ancor di più di coloro che sono più vulnerabili ed esposti ai rischi connessi alla condizione di salute e tra questi vi sono le tante persone con disabilità”. “L’attuale sistema dei servizi di welfare – si legge nel documento – è vistosamente inadatto a dare risposte flessibili alle persone con disabilità, visto che esso per anni è stato basato su servizi standardizzati non idonei nel fornire risposte personalizzate alle persone ed ai lori bisogni differenti, in base ai loro specifici contesti di vita e al loro progetto di autonomia ed indipendenza”. Per Fish e Fand, “occorre una sostanziale riforma dell’attuale sistema di welfare, basato principalmente sul sistema di protezione, in favore di un nuovo modello basato sui diritti umani, civili e sociali”. È “necessario, quindi, la definizione e l’adozione dei Lep (Livelli essenziali di prestazione) sociali”, oltre che “la definizione di percorsi di concreta inclusione nel mondo del lavoro” e “la garanzia del pieno godimento del diritto ai percorsi di inclusione scolastica”.
Le due Federazioni hanno chiesto “un concreto ed efficace impegno” e al presidente del Consiglio di farsi “garante” affinché “si possano affrontare le numerose emergenze che riguardano milioni di cittadini con disabilità del nostro Paese”.