“Un docente sfoga tutta la sua frustrazione in una lettera pubblica contro De Filippi, Signorini, D’Urso e Marcuzzi (ma non solo) individuati come ‘tra i principali responsabili del decadimento culturale del nostro Paese'” e l’Aiart “esprime la più totale solidarietà al docente” e attraverso il suo presidente, Giovanni Baggio, evidenzia come “il linguaggio dei media e non solo della tv riflette una degenerazione complessiva”.
Nei media, osserva Baggio, “la responsabilità di ciò che viene veicolato è fondamentale ed è doppiamente problematico e inaccettabile che si permetta di far passare di tutto. Ma alla luce degli scenari digitali sempre più invasivi, circoscrivere raggio d’azione e criticità alla sola tv sarebbe un errore”.
L’Aiart, da anni impegnata nella cultura e nella formazione sulle devianze associate ai media, “invita gli utenti a non smettere mai di protestare, affinché le denunce si trasformino in opportunità per un miglioramento della qualità autoriale”, si legge in una nota.
“Lo sfogo del docente legittima il lavoro dell’Aiart e offre linfa vitale alla necessità di una cittadinanza mediale cosciente e responsabile”, conclude la nota.