Avvento: mons. Carboni (Ales-Terralba), “tempo sospeso” in cui “riscoprire la preghiera e rinnovare la relazione con Dio”

“L’approssimarsi dell’Avvento ci ha abituati negli anni ad accogliere una ‘ripetizione liturgica”’che, pur nella novità che il percorso annuale propone attraverso la Parola di Dio, offre il rassicurante ritmo conosciuto dell’attesa. Quest’anno non sarà così! Il riacutizzarsi della diffusione della pandemia fa emergere con forza la percezione” di vivere in un “tempo sospeso”. Lo scrive mons. Roberto Carboni, arcivescovo di Ales-Terralba, nell’editoriale del quindicinale d’informazione diocesano “Il Nuovo Cammino”.
Richiamando alcune “opportunità” di questo “tempo sospeso”, e con riferimento in particolare al nuovo messale Romano, il presule afferma: “La preghiera deve trovare nuovo spazio e creatività. Le parrocchie, con i parroci e i collaboratori, si sforzino di offrire occasioni di preghiera e meditazione attraverso ritiri, esercizi spirituali, veglie, incontri, sempre nella prudenza richiesta, ma con creatività e senza farsi bloccare in tutto. Anzi proprio in questo contesto difficile e di angustia, abbiamo bisogno di riscoprire e valorizzare la preghiera personale e comunitaria”. Certo, riconosce, “non c’è solo la preghiera: come cristiani siamo chiamati a dare tempo al servizio agli altri, dal catechismo, all’attenzione ai poveri, agli anziani, ai piccoli. Il tempo è un bene che ciascuno di noi può condividere”. Di qui l’augurio a tutti che questo tempo di Avvento, “di attesa”, vissuto nella percezione di un “tempo sospeso” sia “occasione per trovare nuove strade per rinnovare sé stessi, le relazioni con gli altri e la relazione con Dio”.

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