“L’inizio della campagna di vaccinazione anti Covid, avvenuta nei Paesi dell’Ue, nella stessa data, in coincidenza con gli ultimi giorni dell’anno porta una grande ventata di speranza e fa intravedere una luce, dopo il lungo tunnel, almeno per quanto riguarda l’attenuarsi dell’emergenza sanitaria, cominciando a mettere in sicurezza medici, infermieri e operatori sanitari degli ospedali e le persone più rischio. Il nuovo anno si apre con questa ‘luce di speranza’, come anche Papa Francesco l’ha definita nell’omelia della notte del S. Natale, e porta ad allargare il nostro orizzonte alle prospettive e alle sfide che ora ci attendono con nuovo coraggio”. Lo ha scritto il vescovo di Biella, mons. Roberto Farinella, nel messaggio di auguri per l’ano nuovo.
“Ci avviamo alla conclusione di quest’anno 2020” che, osserva il vescovo, “resterà nella storia come l’anno della terribile pandemia, che solo in Europa ha contagiato più di 22 milioni di abitanti e ha provocato 555mila morti”, “ha portato via al nostro affetto tante persone care” e “ha visto piegate l’economia e la tenuta sociale di Paesi solidi e forti” oltre che “accrescersi il divario con i Paesi più poveri e privi di mezzi”.
Per mons. Farinella, “il nuovo anno si apre tra luci e ombre, nuove sfide e situazioni pesanti che ci portiamo addosso e serve il contributo di tutti”. In questo contesto, “vi auguro di lasciarvi contagiare dalla speranza che è audace, sa guardare oltre gli interessi di parte, le piccole sicurezze e compensazioni che restringono l’orizzonte, per aprirsi a grandi ideali che rendono la vita più bella e dignitosa”. “Camminiamo nella speranza!”, l’invito di mons. Farinella, che conclude: “Possiate nel corso di quest’anno continuare a sviluppare una cultura dell’incontro e della fraternità e camminare insieme verso questo orizzonte di speranza svelato dalla nascita di Cristo”.