Coronavirus Covid-19: Istat-Iss, nella seconda ondata salito al 16% l’impatto dei decessi sulle morti totali

Da fine febbraio a novembre i decessi Covid-19 rappresentano il 9,5% del totale dei decessi del periodo, durante la prima ondata epidemica (febbraio-maggio) questa quota è stata del 13%, mentre nella seconda ondata il contributo complessivo dei decessi Covid-19 è passato al 16% a livello nazionale (con un considerevole aumento nel mese novembre). È quanto si legge nel quarto Rapporto sull’“Impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente” per il periodo gennaio-novembre 2020 diffuso oggi da Istat e Istituto superiore di sanità.
Per quanto riguarda le classi di età, viene spiegato, “lo scostamento della mortalità dall’andamento precedente al periodo in cui è iniziata l’emergenza è ben evidente a partire dal mese di marzo per le età superiori ai 49 anni e aumenta al crescere dell’età. L’eccesso di circa 50mila decessi per il complesso delle cause riscontrato a livello nazionale per il periodo marzo-maggio 2020, rispetto alla media dello stesso periodo degli anni 2015-2019, è dovuto per il 72% all’incremento delle morti della popolazione con 80 anni e più (36mila e 400 decessi in più)”.
L’incremento della mortalità nella classe di età 65-79 anni spiega un altro 23% dell’eccesso di decessi in corrispondenza della prima ondata dell’epidemia di Covid-19; in termini assoluti l’aumento rispetto al dato medio 2015-2019 è di 11mila e 700 decessi (che complessivamente in questa classe di età ammontano a poco meno di 53mila). Nei mesi di ottobre e novembre, l’incremento complessivo dei decessi supera le 31mila e 700 unità, di cui oltre 23mila decessi in più nella classe di età da 80 anni in poi (che copre il 74% dell’aumento dei morti totali del bimestre).
Per quanto riguarda la classe di età 0-49 anni, per quasi tutto il periodo considerato i decessi mensili del 2020 sono inferiori a quelli medi del 2015-2019, ad eccezione del dato di marzo e di novembre riferito agli uomini residenti al Nord, per cui si osserva un incremento rispettivamente dell’11% e del 4,9%.
Se si considerano i contributi per fasce di età dei decessi Covid-19 alla mortalità generale si può notare come, a livello nazionale, la mortalità Covid-19 abbia contribuito al 4% della mortalità generale nella classe di età 0-49 anni, all’8% nella classe di età 50-64 anni, all’11% nella classe di età 65-79 anni e all’8% negli individui di ottanta anni o più.

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