Coronavirus Covid-19: Coldiretti, Comuni “blindati” a Natale e Capodanno sono un duro colpo per gli agriturismi

La decisione di blindare gli italiani nel proprio Comune nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno mette ko le strutture agrituristiche nazionali che sono principalmente situate in piccoli centri rurali con una clientela proveniente dalle grandi città e dai paesi limitrofi. Lo segnala Coldiretti in riferimento alle misure del nuovo Dpcm per le feste di fine anno. La possibilità per le strutture della ristorazione di rimanere aperti a pranzo durante le festività è vanificata – sottolinea la Coldiretti – dai limiti agli spostamenti tra comuni che impedisce agli ospiti di raggiungere le campagne.
Per Coldiretti “un vero paradosso, se si considera che gli agriturismi spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto” sono “i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio”. Si tratta dunque di un preoccupante duro colpo per gli agriturismi, già duramente colpiti dalla crisi generata dalla pandemia con oltre 1 miliardo di perdite per le oltre 24mila strutture presenti in Italia nel 2020. “A rischio – conclude Coldiretti – è un sistema che può contare su 24.576 strutture con 493.319 posti a tavola e 285.027 posti letto e che lo scorso anno ha sviluppato un valore di 1,5 miliardi di grazie a poco più di 14 milioni di presenze, delle quali ben 8,2 milioni provenienti dall’estero, sulla base delle elaborazioni su dati Istat relativi al primo gennaio 2020”.

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