Questa mattina Coldiretti Calabria e Confartigianato Imprese Cosenza hanno consegnato a mons. Giuseppe Satriano, arcivescovo di Rossano-Cariati, la statuina del presepe che raffigura l’infermiera anti-Covid. L’iniziativa – spiega una nota di Coldiretti – avviata a livello nazionale in collaborazione con Symbola, che promuove la consegna del personaggio simbolo dell’anno in tutte le diocesi italiane, ha avuto altri momenti simili, nei giorni scorsi, con i vescovi delle altre diocesi calabresi”. “È un doveroso tributo – spiegano i promotori – agli operatori sanitari che sono in prima linea contro il Covid-19 per salvare vite, ma è anche simbolo di solidarietà, impegno e coraggio delle migliaia di imprenditori che da mesi ogni giorno, silenziosi, tengono duro con grande difficoltà per costruire la rinascita del tessuto produttivo del nostro Paese”. Presenti all’incontro, per Confartigianato Imprese Cosenza, Maria Loredana Ambrosio, responsabile comunicazione e relazioni esterne, accompagnata dal parroco Fabio De Santis, per Coldiretti Rossano il responsabile di zona Gino Vulcano e il presidente di zona Antonino Fonsi, il delegato regionale Coldiretti Giovani Impresa Calabria Enrico Parisi, l’arcivescovo Satriano e il parroco della Cattedrale di Rossano, don Pietro Madeo, nel cui presepe è stata riposta la statuina in oggetto. Mons. Satriano ha valorizzato la collaborazione sempre più stretta tra Coldiretti e Confartigianato. “Mettersi insieme per aprire cammini nuovi – ha affermato l’arcivescovo – è bene inestimabile che può tessere percorsi di grande respiro a servizio della collettività calabrese. Il gesto posto oggi, dona respiro a una società civile spesso ripiegata su se stessa e incapace di cogliere il valore di creare rete per sostenere i percorsi fragili e deboli di molti settori professionali e artigianali del nostro territorio. L’attenzione vissuta, attraverso questo gesto simbolico, nei confronti della sofferente categoria degli operatori sanitari, che vivono sul fronte della pandemia, diviene denuncia eloquente e sintonica con quanto affermato da Papa Francesco, il 27 marzo: nessuno si salva da solo”.