Cina: Ue, liberare la giornalista Zhang Zhan e attivisti per i diritti umani

L’Ue chiede alla Cina il rilascio immediato di Zhang Zhan, la giornalista che ha raccontato l’epidemia da Whuan, e di avvocati e attivisti per la difesa dei diritti umani. Lo comunica in una nota un portavoce del Servizio d’azione esterna Ue (Seae). “Le restrizioni alla libertà di espressione, all’accesso all’informazione, le intimidazioni e il controllo dei giornalisti, così come gli arresti, i processi e le condanne di difensori di diritti umani, avvocati, e intellettuali in Cina, stanno crescendo e continuano a rappresentare una fonte di grande preoccupazione” ha detto il portavoce. L’appello dell’Ue arriva dopo che il Tribunale del popolo di Shangai ha condannato, il 28 dicembre, la giornalista Zhang Zhan a quattro anni di carcere per “aver sollevato conflitti e creato problemi”. Secondo fonti affidabili, si legge nella nota, la giornalista sarebbe stata sottoposta a torture e sevizie durante la detenzione e le sue condizioni di salute sono gravemente peggiorate. Inoltre, la Corte di Jiangsu ha confermato la decisione del tribunale di primo grado di confermare la condanna dell’avvocato per i diritti umani, Yu Wensheng, a quattro anni di reclusione senza fornire ai suoi avvocati la possibilità di presentare una deposizione per la difesa, come previsto dalla legge cinese. L’Ue chiede quindi il rilascio anche di Yu Wensheng, e di altri attivisti e avvocati per i diritti umani, tra cui Li Yuhan, Huang Qi, Ge Jueping, Qin Yongmin, Gao Zhisheng, Ilham Tohti, Tashi Wangchuk, Wu Gan, Liu Feiyue. Inoltre, sempre il 28 dicembre 10 su 12 cittadini di Hong Kong che erano trattenuti in mare dalle autorità cinesi da agosto, sono andati a processo senza poter nominare i propri avvocati. Il processo si è svolto a porte chiuse e la comunicazione con i detenuti è stata fortemente limitata, sostiene il portavoce del Seae. “I rappresentanti diplomatici non hanno potuto partecipare al processo e anche la partecipazione dei parenti dei detenuti è stata impedita”, afferma il portavoce Ue. L’Ue chiede, dunque, anche il rilascio di tutte le dodici persone detenute. “I diritti degli imputati a un giusto ed equo processo, previsti dal diritto internazionale per i diritti umani e dalla legge penale cinese non sono stati rispettati”, conclude il portavoce Ue.

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