“Non siate tra quelli che seminano la disperazione e generano una diffidenza costante, questo neutralizzerebbe la forza della speranza che ci viene offerta dallo Spirito di Cristo risorto. Al contrario, lasciatevi abitare da questa speranza. Vi darà il coraggio di seguire Cristo e di lavorare con e per i più svantaggiati, in particolare quelli che faticano ad affrontare le difficoltà del tempo presente”. È quanto chiede quest’anno Papa Francesco in un messaggio – scritto dal segretario di Stato Vaticano, card. Pietro Parolin – ai giovani che da domani, 27 dicembre, seguiranno l’incontro europeo di fine anno animato dalla comunità ecumenica di Taizé. I giovani che ogni anno si ritrovano in una diversa città d’Europa, si erano dati appuntamento a Torino ma, a causa della pandemia, per la prima volta, da più di 40 anni, l’incontro quest’anno si svolgerà online attraverso una piattaforma digitale dove i ragazzi possono anche interagire tra loro e con i diversi relatori. “Papa Francesco – si legge nel messaggio – è felice, anche quest’anno, di unirsi a voi nel pensiero e nella preghiera”. “Avete dato prova di creatività e immaginazione: sebbene lontani, vi siete connessi in un modo senza precedenti grazie a nuovi mezzi di comunicazione”.
“Che questi giorni in cui pregate insieme e vi sostenete a vicenda nella fede e nella fiducia, vi aiutino a ‘sperare nel tempo favorevole e sfavorevole’, come sottolinea il tema del messaggio che vi accompagnerà per l’anno 2021”. Il messaggio fa riferimento all’ultima Enciclica Fratelli tutti: “Nessuno può affrontare la vita in modo isolato […]. C’è bisogno di una comunità che ci sostenga, che ci aiuti e nella quale ci aiutiamo a vicenda a guardare avanti”. Da qui l’invito del Papa ai giovani – sempre tratto dalla Enciclica – perché non si lascino scoraggiare dai tempi difficili: “La speranza è audace, sa guardare oltre la comodità personale, le piccole sicurezze e compensazioni che restringono l’orizzonte, per aprirsi a grandi ideali che rendono la vita più bella e dignitosa. Camminiamo nella speranza”. “Possiate – è questo l’augurio del Santo Padre – nel corso di quest’anno, continuare a sviluppare una cultura dell’incontro e della fraternità e camminare insieme verso questo orizzonte di speranza svelato dalla risurrezione di Cristo”. Oltre a Papa fRancesco, sono arrivati a Taizé anche i messaggi dei Patriarchi Bartolomeo e Kirill, dell’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby e della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.