Dialogo interreligioso: mons. Russo (Cei), “il Mediterraneo torni ad essere luogo di unione e di bellezza”

“È fondamentale che le religioni abramitiche, in dialogo tra loro, continuino a disegnare i fondamenti di un nuovo concetto di ‘cittadinanza’ per far fronte alle sfide del terzo millennio e per aiutare il Mediterraneo a tornare ad essere luogo di unione e di bellezza e non più di conflitto e di morte, come abbiamo avuto modo di ricordare a Bari lo scorso febbraio, in occasione dell’incontro di riflessione e spiritualità ‘Mediterraneo, frontiera di pace'”. Lo ha detto mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, intervenendo alla conferenza online “Mohammed: in verità di un’immensa grandezza è il tuo carattere”, promossa dalla Confederazione islamica italiana. “Oggi siamo qui, anche per testimoniare un dialogo che rappresenta non solo un incontro tra fratelli nella fede, ma anche una promessa di un possibile incontro come concittadini di un Paese ispirato ad una laicità costituzionale intesa come principio non ostile – ha aggiunto mons. Russo – ma promotore del ruolo che le religioni svolgono nella sfera pubblica, in un contesto di ‘pluralismo confessionale e culturale’ (Corte cost. n. 203/1989). Una laicità accogliente e, a un tempo, responsabilizzante, specie per le nostre comunità religiose chiamate a diventare educatrici di persone, capaci di fratellanza, di speranzosa e misericordiosa fratellanza”. Per il segretario generale della Cei, l’augurio è che l’incontro, “che vede idealmente riunite le due sponde del Mediterraneo, sia davvero segno di una ‘fratellanza mediterranea’ possibile per tutte le donne e gli uomini di questa regione, da Nord a Sud, così tormentata ma anche così ricca di Parole di vita per tutta l’umanità”.

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