Repubblica Centrafricana: p. Trinchero al Sir, “elezioni e pace a rischio, c’è clima di grande tensione e paura”

Nella Repubblica Centrafricana il 27 dicembre sono previste le elezioni presidenziali ma purtroppo “da alcune settimane si è creato un clima di grande tensione e paura ed il rischio che non si svolgano è reale”: lo dice al Sir padre Federico Trinchero, carmelitano scalzo, in missione alla periferia di Bangui da 11 anni, dove vive nel monastero del Carmelo insieme ad una ventina di giovani in formazione. “Purtroppo alcuni gruppi di ribelli che prima erano rivali (i Seleka e gli anti-Balaka, ndr) ora si sono coalizzati – spiega il missionario – e stanno seminando paura e terrore al loro passaggio in diverse città piccole  grandi. L’obiettivo di questi gruppi è evidente: impedire che si svolgano le elezioni, forse anche un colpo di Stato, anche se questo pare abbastanza improbabile, vista la presenza dei caschi blu dell’Onu in tutto il Paese, soprattutto nella capitale, dove i ribelli non sono ancora entrati”. Il clima generale, ammette, “è di grande paura e la gente teme che si possa ripiombare nella stessa situazione del 2013”. L’aspetto positivo è che “al momento non ci sono tanti morti e non si tratta di uno scontro di tipo confessionale come anni fa. E’ semplicemente una lotta per il potere, per cercare di destabilizzare il Paese ed impedire che si svolgano le elezioni”. L’auspicio di padre Trinchero è che in questi giorni di Natale “il Paese possa ritrovare tranquillità e pace: se non saranno elezioni perfette speriamo almeno che non si arrivi ad una situazione confusa o ancora peggio all’ennesimo colpo di Stato”. I vescovi del Centrafricana hanno chiesto ai cittadini di “fare uno sforzo e vincere la paura e ai ribelli di non far ripiombare di nuovo il Paese nel caos”. Oggi tutte le chiese del Centrafrica si stanno preparando alle celebrazioni della notte di Natale, anche “se c’è un po’ di paura si svolgeranno comunque, sperando che questa Natività in una situazione così delicata possa ridonare speranza e cambiare i cuori di chi sta cercando di impedire che questo Paese prenda definitivamente la strada dello sviluppo, della pace e della vera democrazia”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa