La Fondazione Don Primo Mazzolari, “punto di incontro tra i suoi molti amici sparsi per l’Italia e oltre”, ha diffuso oggi la nuova newsletter periodica, “uno strumento di collegamento – vi si legge – quasi a dare visibilità a una rete tenuta insieme dalla stima per il pensiero e la testimonianza del parroco di Bozzolo”. “Questa newsletter nasce dall’intenzione di collegare interessi, disponibilità, desiderio di conoscere meglio don Primo, in un dialogo ideale tra coloro che ne hanno a cuore la memoria”.
La Fondazione, presieduta da Paola Bignardi e diretta da un Consiglio di amministrazione e da un Comitato scientifico, afferma attraverso la presidente: “La prosecuzione del lavoro per la causa di beatificazione permette di comprendere sempre meglio l’attualità dell’insegnamento di don Primo e la modernità della sua testimonianza di prete. In molti dei suoi libri si intuiscono alcune delle scelte che il Concilio avrebbe fatto anni dopo e che oggi sentiamo riproporre da Papa Francesco, con un’affinità di temi, e talvolta persino di linguaggio, sorprendente”. La Fondazione sta dando “il suo contributo perché don Primo possa continuare a parlare alle persone e alle comunità di oggi. Lo fa raccogliendo documenti – lettere, appunti, libri… – che permettono di ricostruire in modo sempre più preciso la sua esperienza e la straordinaria rete dei suoi contatti con gente comune e con le più autorevoli personalità ecclesiali, culturali, politiche del suo tempo”.
“Ma guardare solo al passato sarebbe troppo poco; il lavoro culturale della Fondazione è quello di capire che cosa don Primo ha da dire alle comunità cristiane e alle donne e agli uomini di oggi sulle questioni che attraversano le coscienze, la Chiesa e la società attuali”. Lo sta facendo soprattutto attraverso il suo sito, che è in fase di ammodernamento e di ristrutturazione a attraverso la rivista Impegno, “che ha tra i suoi autori i più autorevoli studiosi dell’esperienza pastorale e del profilo spirituale di Mazzolari”.