“La decisione di Facebook è incomprensibile. Tanto più che altre aziende, tra cui Microsoft, Google, Linkedin, Roblox, Yubo, hanno annunciato che continueranno a rilevare e rimuovere i contenuti che riportano abusi sui minori”. Così in una nota, il gruppo di Renew Europe al Parlamento europeo condanna la decisione del social network di Mark Zuckerberg di sospendere l’attività di rilevamento e rimozione di contenuti online riguardanti abusi sui minori (Csam) in Europa. L’azienda nei giorni scorsi ha motivato la decisione sostenendo di non aver avuto altra scelta, dato che la nuova direttiva sulla privacy vieta la scansione automatica dei messaggi privati. Ma il gruppo politico incalza: “l’improvvisa diffidenza di Facebook ad agire in un vuoto giuridico non è molto convincente – si legge nella nota –. Facebook sa bene di non correre il rischio di incorrere in sanzioni per la lotta contro gli abusi sessuali su minori online. Facebook ha un esercito di avvocati e le multe sono considerate un costo regolare per la gestione della loro attività”. Attualmente, la Commissione Ue, l’Europarlamento e il Consiglio stanno lavorando alla messa a punto di una legislazione d’emergenza che mira a colmare ogni possibile lacuna legale che potrebbe costituire un ostacolo alla lotta contro gli abusi sessuali sui minori online.
“I legislatori stanno lavorando ad alta velocità e la legge d’emergenza entrerà in vigore molto presto – ribadisce Renew Europe –. È una responsabilità comune garantire il proseguimento della lotta contro l’orrendo crimine dell’abuso sessuale sui minori”, conclude la nota.