In un video, mons. Cesar Essayan, Vicario apostolico di Beirut, ha ringraziato il Patriarcato latino di Gerusalemme e il patriarca Pierbattista Pizzaballa per il sostegno spirituale e finanziario al popolo libanese, dopo l’esplosione del 4 agosto a Beirut. Secondo quanto riporta il Patriarcato latino “il Vicario apostolico ha ringraziato tutti i vescovi, i sacerdoti, le comunità religiose e i fedeli che hanno partecipato a fianco del Vicariato apostolico del Libano nel dare assistenza, aiuto e speranza alle persone colpite dall’esplosione”. Ha anche espresso la sua gratitudine per l’aiuto fornito da Caritas Libano, dall’Associazione Little Way e dalla Fondazione Giovanni Paolo II, ed a tutti coloro che hanno mandato aiuti da ogni parte del mondo. Le donazioni, ha detto mons. Essayan, “hanno contribuito a rinnovare oltre 60 case e sostenere finanziariamente scuole e ospedali. Oggi abbiamo terminato la prima fase di assistenza, che ha permesso agli sfollati di tornare a casa e di continuare a vivere in modo dignitoso. Ora inizia la seconda fase, e si tratta di rispondere agli effetti dell’esplosione, poiché abbiamo notato che il trauma è enorme e la crisi economica è andata peggiorando. Pertanto, stiamo lanciando il progetto ‘Crossing Together’, che prevede un centro comunitario a Jaitawi, una delle zone più colpite di Beirut”. Il 5 agosto scorso, Pizzaballa ha invitato fedeli, sacerdoti e comunità religiose a pregare in ogni parrocchia e in ogni chiesa della diocesi, e a raccogliere le offerte durante le messe nelle due domeniche successive all’esplosione da inviare alle vittime del disastro. Secondo il ministero della Salute libanese, l’esplosione ha provocato oltre 204 morti e 6.500 feriti. Circa 300.000 gli sfollati. Si stima che i danni alla proprietà superino i 15 miliardi di dollari.