Un milione di bambini in Sud Sudan sono spinti a un passo dalla fame per una devastante carenza di cibo, che secondo le proiezioni è destinata ad aggravarsi nei prossimi sei mesi con un ulteriore aumento dell’insicurezza alimentare del 13%. E’ la denuncia di Save the Children, lanciando l’appello “per un’azione immediata che possa evitare la morte per fame di decine di migliaia di bambini”. In una dichiarazione congiunta, le agenzie delle Nazioni Unite segnalano che 6,5 milioni di persone, il 53% della popolazione del Sud Sudan, sono colpite da una grave crisi alimentare, con un incremento del 10% rispetto all’inizio del 2020. Le recenti alluvioni, le violenze tra le comunità, il declino economico del paese insieme alle conseguenze del Covid-19 hanno avuto un forte impatto sulla vita e le risorse, con la perdita dei raccolti, del bestiame, delle case e dell’accesso agli ospedali e ad altri servizi essenziali. Solo le alluvioni hanno colpito dallo scorso luglio, secondo le stime Onu, 856.000 persone con circa 400.000 sfollati negli ultimi mesi. “Quest’anno è stato particolarmente duro per i bambini del Sud Sudan – racconta Patrick Analo, di Save the Children in Sud Sudan -. I nostri operatori segnalavano già che la maggioranza delle famiglie vive con meno di 1 dollaro e 90 centesimi al giorno, sotto la soglia della povertà, ma l’ulteriore declino economico e l’inflazione hanno peggiorato ulteriormente la situazione. Non c’è raccolto da vendere nei mercati e quel poco che si trova non può sfamare la popolazione. I bambini hanno iniziato a morire per le conseguenze della malnutrizione e della fame, e molti altri moriranno se non ci sarà un intervento della comunità internazionale per aumentare i fondi e salvare i bambini del Sud Sudan”.