“Non preoccupiamoci troppo degli acquisti, almeno dell’ennesimo esagerato regalo, che è un’ingiustizia per chi non ha nulla. Preoccupiamoci piuttosto di come far felice qualcuno”. E’ l’invito contenuto nel messaggio di Natale di mons. Domenico Cancian, vescovo di Città di Castello. “Natale vuol dire nascita – osserva -. La nascita di un bambino, oggi soprattutto in piena crisi dì natalità, è segno che il mondo continua a vivere, con resilienza ma ancor più accettando la sfida di un reale positivo cambiamento. È la vittoria della speranza sulla tristezza e sulla rassegnazione che vorrebbe al massimo tutto come prima”. La nascita così inaspettata e meravigliosa di Gesù, prosegue, “è la nascita dell’uomo nuovo diverso dall’uomo “vecchio” che ben conosciamo, quello consumista, egoista, violento, che privilegia il prendere (perfino predare) per se, privandoci della gioia più bella, quella del condividere, che Gesù è venuto a insegnarci e che porta alla vera felicità. E crea l’umanità nuova, quella che tutti in fondo sogniamo”. “Noi stessi – sottolinea – possiamo essere dono gli uni per gli altri. Donare e donarsi in modo concreto e gratuito fa felice qualcuno e noi stessi. La logica del dono è la logica dell’amore sicuramente vincente. Se siamo tristi è perché non apriamo le mani e il cuore al dono”.