“Al Sud la crescita più forte del reddito disponibile ma il gap rimane”: lo si legge nel report sui “Conti economici territoriali 2017-2019”, diffuso oggi dall’Istat. “Nel 2019, il reddito disponibile a prezzi correnti ha segnato per il complesso dell’economia nazionale un incremento dell’1% rispetto al 2018) – spiega il report -. Più intensa della media nazionale è risultata la crescita nel Sud (+1,5%), dove il reddito è stato sostenuto dall’aumento delle prestazioni sociali, in particolare il ‘reddito di cittadinanza’. Le variazioni più elevate si registrano in Sicilia e Campania (+1,7%), seguite da Abruzzo e Basilicata (+1,5%). Superiore alla media nazionale anche la crescita del reddito in Calabria, Puglia e Sardegna”.
Nel Nord-est il “reddito disponibile è aumentato dello 0,9% rispetto al 2018, ma in questa ripartizione si trovano le due regioni in cui la dinamica è stata massima, ossia Bolzano-Bozen (+2,2%) e Trento (+2%)”.
Nel Nord-ovest “l’incremento è stato dello 0,8%, con il risultato migliore in Lombardia (+0,9%), seguita da Valle d’Aosta (+0,7%) e Piemonte (+0,6%); in Liguria la crescita del reddito disponibile è stata la seconda più bassa del Paese (+0,5%). Anche al Centro le famiglie residenti hanno sperimentato un aumento del reddito disponibile pari allo 0,8%; la crescita più marcata si registra in Umbria (+1,5%), mentre si pone intorno alla media della ripartizione nel Lazio (+0,9%) e in Toscana (+0,7%). Sfavorevole il risultato registrato dalle Marche (+0,3%) che, tra tutte le regioni italiane, è risultata quella con il più basso tasso di crescita”.
Nel 2019 “le famiglie residenti nel Nord-ovest dispongono del livello di reddito per abitante più elevato (22,6mila euro), seguite da quelle residenti nel Nord-est (22mila euro) e nel Centro (20mila euro). Nel Mezzogiorno il reddito pro capite passa da 13,9 a 14,2mila euro, con un aumento del 2%, superiore a quello delle altre circoscrizioni; tuttavia, mantiene un differenziale negativo del 26% rispetto alla media nazionale”.
La graduatoria del reddito disponibile per abitante conferma sostanzialmente la situazione del 2018: in testa si pone la Provincia autonoma di Bolzano-Bozen, con 26,9mila euro correnti (26,4mila euro nel 2018), seguita da Lombardia (23,3mila euro) ed Emilia-Romagna (23mila euro). La Calabria chiude la graduatoria con 13,2mila euro (12,9 nel 2018), preceduta da Campania e Sicilia (rispettivamente 13,7mila euro e 13,8mila euro).