Austria: dopo Natale niente messe con i fedeli fino a metà gennaio. Chiesa cattolica d’accordo con il governo

Non ci saranno liturgie pubbliche in Austria dal 28 dicembre al 17 gennaio. Le 16 Chiese e società religiose riconosciute in Austria hanno concordato con il ministero della Cultura questo nuovo inasprimento per contenere la pandemia dopo la parziale apertura contingentata per il Natale. “Come in molti Paesi europei, poco dopo Natale entrerà di nuovo in vigore un blocco. A causa della grave situazione, tutti sono invitati a fare la loro parte. Pertanto, le misure statali per superare la pandemia continueranno ad essere sostenute dalla Chiesa cattolica”, ha detto il presidente della Conferenza episcopale austriaca (Öbk), l’arcivescovo di Salisburgo, mons. Franz Lackner, che ha evidenziato come “la gioia del Natale è sicuramente più contenuta del solito quest’anno, ma forse è anche sempre più profonda”. Mons. Lackner si è detto molto grato perché le funzioni religiose possono ancora svolgersi il giorno di Santo Stefano e la prima domenica di Natale in condizioni rigorose: “Questo permette ai fedeli di essere meglio distribuiti tra le varie liturgie e che tutti coloro che vogliono celebrare una messa a Natale potranno effettivamente farlo”. Anche e soprattutto durante la serrata, la vita cristiana va avanti, ha detto l’arcivescovo: “Le chiese rimangono aperte alla preghiera personale e la funzione religiosa viene celebrata a nome della comunità nei circoli più piccoli e spesso è trasmessa su Internet. Dovremmo essere uniti soprattutto nelle prossime settimane. Vivere la nostra fede a casa. Chi prega insieme resta unito, anche quando le cose si fanno difficili. Questa parola di Madre Teresa si è avverata tante volte. La preghiera rafforza la pace e dà speranza”, ha detto il presidente della Öbk.

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