Continuano a diminuire i nati: nel 2019, per il settimo anno consecutivo, c’è un nuovo superamento, al ribasso, del record di denatalità. L’anno scorso i nati sono 420.084, quasi 20mila in meno rispetto all’anno precedente e oltre 156mila in meno nel confronto con il 2008 (-27%). A diminuire sono soprattutto i nati da genitori entrambi italiani: 327.724 nel 2019, oltre 152mila in meno rispetto al 2008.
Il numero medio di figli per donna continua a scendere: 1,27 per il complesso delle donne residenti (1,29 nel 2018 e 1,46 nel 2010, anno di massimo relativo della fecondità). Nel 2019 i nati della popolazione residente sono 420.084, quasi 20mila in meno rispetto al 2018.
Si conferma al Nord il primato dei livelli più elevati di fecondità riferito al totale delle residenti (1,30 nel Nord-ovest e 1,32 nel Nord-est), soprattutto nelle Province autonome di Bolzano e Trento (rispettivamente 1,71 e 1,42), in Valle d’Aosta (1,31) e Lombardia (1,33). Nel Mezzogiorno i livelli di fecondità restano stazionari rispetto all’anno precedente, attestandosi su 1,26 figli per donna, mentre al Centro il livello di fecondità è sceso da 1,23 a 1,19.
A livello regionale, la Sardegna continua a presentare il più basso livello di fecondità (1,00), ancora in diminuzione rispetto al 2018 (1,02). Le differenze territoriali nella fecondità totale sono spiegate dal diverso contributo delle donne straniere: 2,1 al Nord, 1,78 al Centro e a 1,86 al Mezzogiorno.
La fecondità delle cittadine italiane è passata da 1,21 del 2018 a 1,18 nel 2019, scendendo per la prima volta sotto il minimo storico del 1995.
Nel 2019 l’età media alla nascita del primo figlio si attesta a 31,3 anni (3,3 anni in più rispetto al 1995) ed è senza figli quasi una donna su quattro tra le nate del 1979.
Dal 2012 al 2019 diminuiscono anche i nati con almeno un genitore straniero (quasi 15mila in meno) che, con 92.360 unità, costituiscono il 22% del totale dei nati, oltre 4.200 in meno solo nell’ultimo anno. I nati da genitori entrambi stranieri, scesi per la prima volta sotto i 70mila nel 2016 (69.379), sono 62.918 nel 2019 (15,0% sul totale dei nati), poco più di 2.500 nati in meno rispetto al 2018.
La denatalità prosegue nel 2020; secondo i dati provvisori riferiti al periodo gennaio-agosto 2020, le nascite sono già oltre 6.400 in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Anche senza tener conto degli effetti della pandemia di Covid-19, che si potranno osservare a partire dal mese di dicembre 2020, ci si può attendere una riduzione ulteriore delle nascite almeno di 10 mila unità.